SCHEDA TECNICA

Veicolo: Haginoki Ronin II
Costruttore: Haginoki Gazemi KK
Tipo: caccia notturno
Anno: 1919
Fazione: Blocco Ribelle
Motore: 1 Remerix R109M da 980 kg di spinta
Lunghezza:
Larghezza:
Altezza:
Peso al decollo: kg 3250
Velocità massima: km/h 890 a 11000 m di quota
Autonomia: 500 km
Armamento: 2 cannoni laser ad alta intensitư Vulcania
12 razzi aria terra
Equipaggio: 1 persona
Scala del modello: 1/40



Cenni storici

Verso al fine del 1918, con la guerra ormai stabilmente sui mondi Ribelli, l'industria bellica di Haalbock era ormai totalmente assorbita nella costruzione di armi di difesa. La fine di ogni speranza, avvenuta con lo sbarco su Thalo IV della Kriegsmarine, aveva posto fine a qualsiasi tipo di sogno di rivalsa e si combatteva solo per la sopravvivenza. Ed è proprio in questa ottica che fu pensato, progettato e utilizzato il Ronin II, e cioè un aeroplano in grado di essere un ottimo caccia notturno, ma anche multiruolo e che potesse affiancare e in seguito sostituire il già valido Ronin I. Il progetto fu affidato come per il suo predecessore al team di Katsuo Hosegawa, che disegnò intorno ad un unico grosso Remerix R109M un aereo dalle forme estremamente raccolte e dalla configurazione canard con l'ala principale caratterizzata da un accenno di freccia positiva e posizionata alta, subito dietro il cockpit, ai cui terminali erano fissate due grandi derive, che fungevano anche da supporto per il carrello secondario. Il carrello principale era invece originalmente posto sotto la fusoliera, completamente retrattile e costituito da due grosse ruote in linea. I primi collaudi, avvenuti nel mese di gennaio 1919 non evidenziarono grossi problemi e sul secondo prototipo venne provata una prima combinazione di armi, che dopo alcuni esperienti furono standardizzate in due grossi cannoni da 40 mm posti parzialmente in due gondole esterne sulla parte superiore della fusoliera, infine, un radar di scoperta a lungo raggio fu posto in un radome posizionato nella parte bassa del muso, subito sotto la presa d'aria del Remerix. Una squadriglia sperimentale fu costituita con i primi otto prototipi, ciascuno che differiva in qualche particolare dagli altri e trasferita immediatamente dietro le linee, dove si trovò a contrastare le incursioni notturne dei Do 55 della Kriegsmarine, impegnati in incessanti attacchi mordi e fuggi sulle retrovie in ritirata costante delle forze di Haalbock. I nuovi Ronin II si disimpegnarono molto bene e all'arrivo degli ultimi quattro esemplari, costituirono un'efficace barriera, tanto che gli attacchi dei Do 55 furono rarefatti e quando effettuati, accompagnati da grosse formazioni di Wespe. I Ronin II superstiti, furono così distribuiti fra tutti i reparti misti di caccia notturna operando con i Ronin I e i pochi Vixen e ad un paio di Morgaan e combatterono valorosamente fino all'ultimo giorno di guerra. L'armistizio trovò ancora una decina di esemplari di Ronin II pronti per essere impiegati, ma vennero distrutti dagli addetti prima dell'arrivo delle truppe della Fratellanza.

Cenni sul disegno

Anche questo fa parte della collezione dell'ora di pausa pranzo, e devo dire che mi piace molto.. CHissà se un giorno lo farò davvero?


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